56 anni, il gressonaro Alex Busca, di professione pilota di elicottero, ha al suo attivo un titolo italiano di distanza in volo a vela. Sceso dall’addestratore portato in Valle dall’associazione Jet Fighter Training, parla dell’esperienza e trova similitudini con l’aliante.
Dal parapendio al deltaplano, quindi all’aliante, poi all’elicottero. Se c’è qualcosa che vola, il gressonaro Alex Busca, 56 anni, l’ha pilotato. Togliendosi anche delle soddisfazioni, vedi i voli interminabili a vela, che gli sono valsi anche un titolo italiano nel 2014. Un pilota capace di sfruttare le correnti ascensionali, stando in aria, senza motore, per 13 ore consecutive, percorrendo una distanza come 1350 km, più della strada che a terra c’è tra Aosta e Londra.
Gli esordi e il volo come mestiere
Se l’aliante è stata la macchina con cui Busca ha nutrito la sua passione per il volo, l’elicottero è la sua quotidianità professionale. Entrato nell’Esercito come atleta del Centro sportivo, da sciatore di gigante, slalom e discesa, continuando a volare a vela, resta sotto le armi e passa al ruolo di istruttore di sci e di alpinismo. Anche da terra, la verticalità lo chiama: conquista, tra l’altro, la vetta dell’Everest.
Il percorso per il brevetto ad ala rotante inizia a 34 anni, quando indossa ancora la divisa. “Poi – dice – ho preso la decisione di congedarmi, perché sennò non avevo alternative per iniziare a lavorareâ€. E’ il 2006 e, per il primo paio d’anni, Busca pilota sui cieli dell’Africa. Poi, si sposta in Nord Europa, dove opera nel campo della ricerca minerali aerea (si vola sopra il suolo, con una antenna da 30 metri di diametro sospesa con delle funi sotto l’elicottero).
Il sogno: volare in caccia
Oggi, è pilota per una ditta valdostana, ma nell’album della sua storia d’amore per il volo mancava un’istantanea. Un sogno che aveva espresso già anni addietro, ma verosimilmente covava da sempre: pilotare un velivolo militare, un caccia. Un’esperienza avveratasi grazie a Jet Fighter Training, l’associazione nata per diffondere la cultura aeronautica in Valle, dove ha portato un addestratore L39.
Una volta atterrato, giusto il tempo di alzare la visiera del casco e le prime parole di Busca al pilota Massimiliano “Max†Milano sono state: “E’ come volare con un aliante, ma a 5/600 km l’oraâ€. Un’affermazione che può suonare improvvida, ma ribadisce un percorso che l’associazione ha indicato più volte: per chi desidera diventare un pilota, l’aliante è il mezzo per imparare, perché altrimenti è impossibile cogliere determinate dinamiche alla base del volo.